Le variabili da considerare e la posizione di .0
Il mondo delle scarpe sostenibili è da capire, studiare e analizzare, non soltanto perché in grande evoluzione. Rappresenta l’icona con la quale la nuova moda sostenibile si fa avanti.
L’aggettivo sostenibile di fianco alle nostre ricerche è diventato un vero e proprio must oltre che un moltiplicatore di idee, stili di vita e consumi. Oggi, quasi tutti vorrebbero acquistare un capo d’abbigliamento concepito nel rispetto dell’ambiente e della circolarità.
L’ultimo Sustainability Fashion Report (aprile 2020) accerta la tesi di un sostanzioso e crescente interesse per i prodotti sostenibili. I più ricercati sembrano essere sneakers, jeans, t-shirt e abbigliamento sportivo. Molti brand si sono messi in vetrina offrendo una vera e propria connessione tra un prodotto ed uno scorcio di Sostenibilità, vendendo così un angolo di Sostenibilità, una porzione, una propria veduta.
Proprio in questa ottica, il mondo delle sneaker sostenibili si presenta oggi come una dimensione dalla proposta piuttosto variegata, all’interno della quale anche .0 mira a trovare una precisa collocazione.
MATERIALI
Se si considerano i materiali utilizzati nella produzione di una scarpa sostenibile, ci accorgiamo subito di una certa eterogeneità.
Guardiamo le sneaker attualmente sul mercato: il nostro tatto può incontrare tomaie realizzate con eco-pelle derivante da scarti di mela, materiale di origine bio derivante da rifiuti di mais dell’industria alimentare (C.W.L), oppure materiali eco-compatibili come poliestere e cotone riciclato.
Si possono poi acquistare scarpe di derivazione naturale, il cui materiale principe può essere una similpelle di ananas, di vino o di mele. Ancora: suole realizzate con alghe ed effetto tela realizzato con bottiglie PET riciclate.
Infine, alternative alla pelle animale si trovano finanche attraverso scarti della lavorazione del grano, che possono costituire fino al 60% circa di materiale bio.
LUOGO DI PRODUZIONE
Da un punto di vista geografico, possiamo affermare che non tutti i brand producono in Italia. Il Made in Italy inteso come tradizione e artigianalità trova effettivo riscatto soltanto in alcuni marchi presenti oggi sul mercato. Molti altri preferiscono decentralizzare la produzione per motivi strategici e/o prettamente economici.
La scelta e l’attenzione al luogo e alle modalità di produzione risulta essere un fattore chiave nel percorso e comportamento di acquisto di ciascuno di noi.
E’ importante prendere coscienza della Sostenibilità come un concetto ben più ampio della sola causa ambientale. La Sostenibilità non può prescindere, ad esempio, da una filiera produttiva trasparente e sostenibile, dal ligio rispetto dei diritti umani, dai principi di governance e da più ampie valutazioni sull’impatto delle politiche di un brand sulle comunità locali piuttosto che sugli aspetti finanziari.
PACKAGING E SERVIZI CORRELATI
Un altro elemento oggetto di nostre valutazioni in fase di acquisto è il packaging. Uno strumento di marketing che spesso riesce a conferire un valore aggiunto al prodotto stesso.
Per schematizzare la scelta etica e marcare ancora di più i suoi confini, alcuni brand allegano al proprio packaging una “bomba di semi”, la possibilità di piantare un albero attraverso la lettura di un codice a barre oppure quella di riciclare particolari componenti della scarpa per dare vita a pavimentazioni antiscivolo ad hoc per i parchi giochi.
Insomma, chi più ne ha più ne metta. Anche se, come vedremo, non mancano certo gli spazi per essere originali e posizionarsi dove nessuno era riuscito prima. Il tema del riciclo perpetuum (in latino “all’infinito”) è uno dei punti focali di .0, nonchè dell’economia circolare in sè.
L’ARRIVO DI .0
E’ in questo scenario che .0 si accinge a scendere in pista, con un modello di produzione totalmente dedicato al contesto del Made in Italy. Nel primo semestre del 2021 verrà ufficialmente tolto ogni velo e la sneaker eco-sostenibile .0 verrà lanciata sul mercato.
Trasparenza e tracciabilità incarnano il primo asset, ma la grande originalità di questo modello di business risiede nella possibilità di riciclo della quasi totalità della scarpa (un 97% che al momento non ha concorrenti). Il reso della sneaker diventa un vero e proprio atto di economia circolare, che ogni singolo acquirente di .0 può sottoscrivere. Restituendo la scarpa, ci verrà concessa la possibilità di creare una copia della scarpa stessa promuovendo un comportamento etico e responsabile verso tutti.
Il modello di .0 è un vero e proprio manifesto dell’economia circolare, che spartisce con i seguaci le possibilità di un’azione responsabile e rispettosa dell’ambiente.
Tutto questo sarà possibile anche grazie alla meticolosa lavorazione di esperti artigiani residenti in Emilia Romagna, abili nel modellare materiali provenienti dagli scarti dell’industria cartaria e della lavorazione del legno per dare forma ad una sneaker dal design ergonomico e frizzante.
Green e ricercatezza trovano in .0 una sofisticata espressione di stile.
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